Il punto dopo la prima settimana

Il punto dopo la prima settimana

di Letizia Mingardo -
Numero di risposte: 0

Carissime, Carissimi,

adesso che il corso è iniziato ed avete avuto modo di saggiare il mio approccio alla didattica a distanza, volevo esplicitarvi alcuni punti che ritengo importanti per aumentare la vostra consapevolezza rispetto alla fruizione del corso.

Immagino che stiate sperimentando in questo semestre una varietà di stili di insegnamento a distanza. Non può che essere così: ogni docente ha la facoltà di muoversi come meglio ritiene nell'ambito delle direttive generali dell’Ateneo. Per parte mia, ci tengo che sappiate che ho deciso di sostituire, tendenzialmente, ogni ora di lezione in presenza (45 minuti) con una ventina di minuti di materiali video, e di compensare il resto del tempo con l’assegnazione di compiti (letture, approfondimenti, questionari, esercizi di varia natura), che sono volti a stimolare in voi una partecipazione attiva al processo di apprendimento.

In aula, il modo tipico per iniziare ad apprendere è prendere appunti, condividere l’esperienza di ascolto coi colleghi e fare domande al docente. Online, in un ambiente di apprendimento che è differente, occorre attivarsi diversamente per trarre il meglio dall'esperienza didattica. Per natura e obiettivi della nostra materia, credo sia particolarmente efficace implementare l’uso di vari strumenti di didattica partecipativa, che si servono sì della video lezione, ma non si esauriscono in essa.

Vi consiglio, dunque, di approntare un quaderno del corso, in cui non solo prendere appunti dalle video lezioni, ma anche schematizzare i testi che vi propongo, redigere mappe concettuali, rispondere ai questionari, cimentarvi con gli esercizi che troverete in piattaforma. Vi raccomando di preferire, se possibile, lo svolgimento per iscritto dei compiti assegnati, perché la scrittura implica uno sforzo di rielaborazione che aiuta l’apprendimento più di un semplice esercizio mentale.

Come vi ho anticipato a commento del Syllabus nel video sui contenuti del nostro corso, la cui frequenza come ben sapete non è obbligatoria, non vi sono differenze di programma tra frequentanti e non frequentanti. Ma cosa significa frequentare a distanza? Frequentare a distanza significa seguire il corso in piattaforma, restando aggiornati e partecipando alle varie attività di lettura, studio e rielaborazione proposte. Anche questo tipo di frequenza ‘telematica’ non è obbligatorio, e può graduarsi a seconda delle possibilità di ciascuno. Ognuno è libero di trarre dalla piattaforma ciò che può e vuole.

Ciò detto, resta invariato il mio sforzo di garantire a chi possa e voglia impegnarsi in una frequenza assidua il miglior percorso didattico possibile, utile alla comprensione critica del programma d’esame. Entrerò ed uscirò continuamente dai libri di testo, anche con approfondimenti apparentemente stravaganti, ma che, in realtà, vogliono aiutarvi a capire meglio temi e problemi dei testi in programma. In sede di esame, sarò pronta ad ascoltare quale sia stata la vostra esperienza di fruizione del corso telematico, e non mancherò di valorizzare l’impegno che, se vorrete, potrete dimostrarmi in questo senso.

In chiusura, alcune note tecniche. Vi avviso che durante il tempo in cui io lavorerò in piattaforma per aggiornare il corso, potrebbe esservi inibito l’accesso. Se dovesse succedere, pazientate e provate ad accedere in un secondo momento: non si tratta di un problema tecnico, ma di un aspetto fisiologico del funzionamento del sistema.

Vi prego, poi, di considerare completo il percorso didattico di ciascuna settimana non prima della giornata di (ogni) sabato. Avrò cura di farvi trovare materiale nuovo ogni mercoledì, giovedì e venerdì (le giornate di lezione in presenza), ma non escludo di avere la necessità di effettuare minimi ritocchi a seguire, che chiuderei non oltre la giornata di sabato. 

Insomma, stay tuned. A presto e grazie della vostra attenzione,

Letizia Mingardo