venerdì, 17 maggio 2024, 11:02
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Corso: GIO2045781 - METODOLOGIA E INFORMATICA GIURIDICA 2019-2020 (MIG CDL 2019/2020)
Glossario: Glossario MIG
E

E-recruitment

Termine usato per riferirsi al reclutamento delle risorse umane effettuato dalle aziende attraverso la rete.

Elenctico

Deriva dal greco antico "elenchos", dove poteva avere vari significati: 

1) si poteva riferire al sassolino che intralciava il procedere dell'aratro. Di qui, per via di metafora, si arriva a dire 'elenctica' quell'attività volta a svelare e rimuovere il difetto logico che ostacola il progredire del percorso argomentativo. 

2) si poteva riferire a un'emozione particolare, il misto tra terrore e vergogna che coglieva il soldato rimasto senza scudo in battaglia, perché battuto dal nemico. Di qui, per via di metafora, si arriva a dire 'elenctica' quell'attività argomentativa volta a far provare al mio avversario, sbugiardato, proprio quel misto di vergogna e terrore, perché rimasto senza alcuno scudo di argomenti a proteggere la propria tesi. 

Ermeneutica

Termine di origine greca che in filosofia indica l’arte o la tecnica dell’interpretazione.

Nel medioevo, nella Riforma protestante e fino al Seicento l’(—) fu soprattutto «teologica», in quanto ebbe ad oggetto prevalentemente i testi delle Sacre Scritture.

Dal XVIII secolo in poi l’(—) passò dal ristretto campo dell’esegesi biblica ad ogni tipo di testi che presentassero difficoltà interpretative (per motivi storici, psicologici, linguistici ecc).

Nell’Ottocento il termine indicò la forma di comprensione della realtà storica e spirituale di un testo, considerato come un prodotto fornito di vita autonoma rispetto al suo autore. In particolare, secondo Schleiermacher (1768-1834) e tutta l’(—) romantica, poiché un testo vive oltre l’epoca del suo autore, è possibile all’interprete fornire un significato più preciso di quello che l’autore stesso fornì ai suoi contemporanei. Nella concezione del filosofo tedesco l’interprete doveva fare attenzione nella sua attività ermeneutica al linguaggio, ai collegamenti tra una singola opera e la produzione complessiva dell’autore, alle interazioni tra le diverse parti del testo scritto e all’ambiente storico dell’autore.

Con W. Dilthey (1833-1911) si ha l’esplicita identificazione dell’interpretazione con il sapere storico, con la conseguenza che l’(—) diviene la forma di conoscenza tipica di tutte le scienze storiche, pur mantenendo il suo necessario riferimento ai testi scritti.

Nel Novecento M. Heidegger (1889-1976) approfondì la concezione dell’(—) come tecnica che svela il significato dell’esistenza attraverso il linguaggio.

Gadamer (1900) elaborò il concetto di «circolo ermeneutico» che si determina a causa delle molteplici interpretazioni che dal testo l’interprete può ricavare, a seconda del rapporto che instaura con l’opera letteraria.